PACTA SUNT SERVANDA, L’EX BANCARIO HA FATTO MALE I CONTI…

Pacta sunt servanda dicevano i latini, e non bisogna essere giuristi per comprenderne il significato. Gli accordi vanno rispettati! Il Sig. Maurizio Sarri che prima di venire a Napoli non aveva mai guadagnato gli stipendi che gli ha elargito la Ssc Napoli in questo triennio, nel momento in cui è andato a rinnovare il suo contratto con il Napoli a livello pluriennale ed a livello economico, ha chiesto ed ottenuto l’inserimento di una clausola risolutiva espressa bilaterale. Nel senso che lui quest’anno poteva liberarsi dal rapporto contrattuale con il Napoli azionando il pagamento di suddetta clausola con il versamento di 8 milioni entro il 31 maggio 2018.  Cosi come il Napoli potrebbe liberarsi del rapporto contrattuale con Sarri pagando una penale a suo favore, ossia il versamento di 500 mila euro a Sarri. Al di la di queste due condizioni, il Sig. Sarri rimane legato al Napoli per altre due stagioni allo stipendio di 1,4 mln annui. E’ inutile che le società che sono interessate ad ingaggiarlo lo corteggiano e cercano di mettere pressione sul suo agente. Sarri è stato esonerato dal Napoli ed è a libro paga del Napoli, se Sarri non ha portato la clausola di 8 mln da lui stesso voluta entro il 31 maggio non è certamente colpa di Aurelio De Laurentiis.  Giustamente il presidente vuole i suoi diritti e non ha concesso sconti di sorta. Se ora qualche club davvero ha voglia di investire su Sarri è giusto che lo faccia chiedendo il consenso della società azzurra che ne detiene il cartellino, situazione similare a quanto una società vuole un calciatore sotto contratto con un’altra società. E finiamola con gli appelli ridicoli secondo cui Adl dovrebbe liberare Sarri per gratitudine, quale poi, visto che l’ex bancario da mesi tramava di lasciare il Napoli facendo degli incontri con il Chelsea di nascosto. Luigi Giordano

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