NEL SEGNO DEL MATADOR, E’ SEMIFINALE DI COPPA ITALIA

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Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler (83’ Dzemaili), Zuniga; Hamsik (88’ Dossena), Lavezzi (65’ Pandev); Cavani. A disposizione: Rosati, Fernandez, Britos, Vargas. All. Walter Mazzarri.

Inter (4-4-1-1): Castellazzi; Maicon, Ranocchia, Samuel, Chivu; Zanetti, Thiago Motta (77’ Zarate), Cambiasso, Obi (45’ Alvarez); Sneijder, Milito. A disposizione: Julio Cesar, Cordoba, Poli, Faraoni, Castaignos. All. Ranieri

Arbitro: Domenico Celi di Bari, Assistenti: Cariolato, Di Fiore, IV uomo: Giannoccaro.

Marcatori: 50’ Cavani (rig), 90’+3 Cavani.

Ammoniti: 23’ Chivu, 39’ Sneijder, 57’ Milito, 59’ Maggio, 85’ Gargano.

Recupero: 1’ pt – 3’ st

È tempo di coppa Italia, la seconda competizione nazionale che costituisce un palcoscenico ambito dalla squadra di Mazzarri impegnata questa sera al San Paolo contro l’Inter per il passaggio alla semifinale dove figura già il Siena che ha superato in trasferta il Chievo. Ranieri decide di schierare una formazione meno offensiva con Sneijder al fianco di Milito perché Pazzini è stato fermato da una forma influenzale. In difesa agisce la coppia Samuel-Ranocchia con quest’ultimo al posto di Lucio anch’egli bloccato dall’influenza a Milano. Centrocampo più contenuto con l’inserimento di Obi deputato a coadiuvare Chivu nel raddoppio su Maggio. Dal lato opposto c’è Zanetti a contenere, con Maicon, le potenziali proiezioni offensive di Zuniga, scelto in luogo di Dossena. Per gli azzurri rientra Lavezzi dal primo minuto dopo l’infortunio e quindi Pandev parte dalla panchina. Il resto della formazione è cosa ben nota.

Primo tempo: il Napoli vuole partire sin da subito forte e tenta con Hamsik di affacciarsi dalle parti di Castellazzi senza però sortire effetti pericolosi. L’approccio è più che positivo quando si colleziona la prima palla goal con un lancio preciso di Gargano a favore di un inserimento da dietro di Maggio che a botta sicura di destro viene chiuso con le punte delle dita dal portiere nerazzurro. È la formazione di Ranieri che attende il Napoli e cerca di ripartire veloce al servizio dell’unica punta Milito, ma la pressione a centrocampo è ben retta anche dal ripiego di Hamsik che si abbassa in modo da non favorire il recupero palla da parte dell’Inter che risulta invece lenta ad uscire. Gli azzurri fanno buona guardia e tentano azioni veloci con cambi di gioco, tocchi precisi e uno-due incisivi sulla trequarti avversaria. Lo svizzero Inler denota ancora qualche insicurezza ed è da un suo tocco sbagliato alla volta di Hamsik che riparte l’offensiva nerazzurra bloccata dall’uscita tempestiva di De Sanctis. Lavezzi dimostra di essere una spina nel fianco quando viene a prendere palla e attacca i diretti marcatori fruttando falli a favore e l’ammonizione di Chivu. L’interista Obi non riesce a sfondare sulla fascia come vorrebbe Ranieri e finisce col rincorrere sempre il diretto avversario Maggio. Si prosegue a ritmi alquanto moderati fino a quando, al 35’, Cavani, lanciato sul filo de fuorigioco viene steso da Chivu ma l’arbitro non interviene, forse mosso dal dubbio sulla posizione nel momento dell’intervento, se fosse in area o meno. Il Napoli tenta di sfondare sul versante destro dove Maggio e Hamsik, con due azioni, mettono al centro ma Castellazzi ha vita facile. Il primo tempo si conclude con un’azione individuale di Obi che spara alto sulla traversa e un tiro-cross di Zuniga che lambisce la parte superiore della traversa. 

Secondo tempo: il ritmo della partita cambia andamento perché Cavani con uno spunto in area di rigore viene sgambettato da Thiago Motta ed è rigore. Al 50’ fallo procurato dal rigorista uruguaiano che, stavolta, da dischetto non sbaglia. Il Napoli è avanti, ma la posta in palio va conquistata anche con sofferenza. Ranieri inserisce Alvarez con l’obiettivo di allargare la difesa del Napoli e trova in Sneijder l’uomo più pericoloso. Al 57’ Milito prende alle spalle la difesa del Napoli e la sua iniziativa viene bloccata da Maggio, ma il contatto in area di rigore è giudicato come normale contatto di gioco. Al 62’ il trequartista olandese tenta di dare lo scossone ai suoi compagni con un tiro che però finisce di poco a lato. A questo punto la gara appare molto interessante perché l’Inter dimostra di voler ristabilire le distanze e si prosegue con vari capovolgimenti di fronte. Al 69’ è ancora l’Inter a rendersi pericolosa con Alvarez che si presenta davanti a De Sanctis ma conclude in modo fiacco, anche grazie al disturbo regolare di Zuniga. Finisce la gara per Lavezzi che lascia il posto a Pandev. È proprio il macedone che cerca lo scambio con Cavani che nel momento decisivo della battuta a rete viene ostacolato dalla diagonale perfetta di Samuel. Al 71’ ancora sull’asse delle due punte matura la seconda opportunità per il Napoli di chiudere la partita: dopo un lancio di Gargano dalla mediana, l’uruguaiano stoppa la palla di sinistro e col destro serve al volo il macedone che a sua volta di prima non trova l’impatto vincente in girata mandando la sfera alta sulla traversa. Da questo punto l’Inter è a trazione anteriore perché entra anche Zarate in luogo di Motta e Mazzarri schiera una difesa a cinque con l’inserimento di Dossena. Al 80’ Gargano avrebbe la palla definitiva per i titolo di coda ma si intestardisce in area di rigore dopo un disimpegno errato degli interisti e con un tocco in più non trova la conclusione vincente. Sul lato opposto è De Sanctis ad evitare il peggio per la sua squadra sventando con un triplo intervento le conclusioni consecutive di Zanetti e Cambiasso dopo un cross al centro di Alvarez. L’Inter si scopre troppo e ne paga le conseguenze perchè arriva finalmente lo spunto che pone la parola fine alla gara: Cavani su contropiede prende palla e s’invola verso l’area di rigore dove, vincendo un contrasto su Ranocchia con un tunnel, salta anche il portiere e deposita in rete per il tripudio della tifoseria azzurra. È l’ultimo minuto di recupero di un finale da cardiopalmo, tra sofferenza e intensità. Il Matador regala il passaggio alla semifinale di coppa Italia contro il Siena che si giocherà tra andata e ritorno. Il Napoli può partire da questa rinnovata fiducia per ritrovarsi definitivamente in campionato.

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