NAPOLI INDIFESO NELL’ ULTIMO PERIODO

Con la sconfitta in quel di Crotone Il Napoli ha interrotto la sua lunga serie di risultati utili consecutivi. Una disfatta che assume una rilevanza ancora più significativa, quando il Genoa va a vincere per 3-0 sullo stesso campo dove Sedivec e compagni, appena una settimana prima, avevano messo in grossa crisi la difesa partenopea. Ma le avvisaglie di questo stop erano nell’aria; le ultime opache prestazioni avevano mostrato un calo generale , sia a livello fisico che mentale, con ripercussioni importanti sulla difesa il reparto che fino a poche settimane prima offriva maggiori garanzie.

Fino a dieci partite fa, il Napoli ha avuto un ruolino di marcia sorprendente , e seppure non sono mancate le critiche per il non gioco e per la sterilità dell’attacco, andava però dato atto al mister di avere trovato un invidiabile equilibrio difensivo. Infatti incassando appena undici goal nelle prime 19 partite, la compagine guidata da Reja ha occupato per lunghi tratti una delle prime due posizioni della classifica, senza che l’attacco dovesse fare gli straordinari. Le otto vittorie di misura hanno mostrato una squadra tanto cinica e concreta nei risultati quanto disordinata e priva di idee. Una squadra dipendente più dalle giocate del singolo che dal gioco collettivo, ma tutto sommato  vincente, che è riuscita ad ottenere ottimi risultati con il minimo sforzo.

Purtroppo nelle ultime gare una preoccupante inversione di tendenza ha creato più di un grattacapo al tecnico, che pur utilizzando lo stesso vincente schieramento della prima metà di campionato, ha dovuto far fronte a importanti cali di concentrazione. Questo ha concesso agli attacchi avversari numerose occasioni sotto porta, creando così grossi problemi agli estremi difensori azzurri che si sono visti superare complessivamente nove volte negli ultimi nove match. Le cause di questo forte calo difensivo sono da ricercarsi in molteplici fattori, tutti di non poco conto: la condizione di alcuni uomini chiave, che hanno dato molto durante la stagione, è andata via via calando. In particolare Grava , Dalla Bona e Bogliacino, determinanti nel corso del campionato, non essendo al top, non hanno potuto interpretare al meglio il modulo del mister. Il 3-5-2 di Reja richiede un enorme sacrificio da parte di alcuni componenti, un impegno sia in fase di spinta che in quella copertura, che costringe i terzini fluidificanti ed i centrocampisti a svolgere un lavoro imponente. Con tutti gli uomini al top della forma, il modulo offre garanzie e solidità difensiva ma mostra anche evidenti handicap nell’impostazione del gioco; a queste difficoltà si è andata via via aggiungendo una gran confusione, unita spesso ad incomprensibili cali di concentrazione. L’allenatore inoltre non è riuscito a cogliere i problemi che stava incontrando la squadra, e non vi ha posto rimedio; Oltre ad insistere sullo stesso modulo ha effettuato scelte incomprensibili che hanno mostrato la poca lucidità di gestire una situazione di difficoltà. E se è vero che la squadra tende a mostrare sul campo anche il carattere dell’allenatore, i motivi di tale confusione non risultano più enigmi senza soluzione.

Forse garantire ai giocatori di tirare il fiato e modificare il modulo, adeguandolo alla condizione fisica generale, avrebbe attenuato il problema.La sosta forzata di 14 giorni potrebbe aver ricaricato le batterie e chiarito le idee al tecnico;in allenamento in settimana si è rivisto il 442 , forse il modulo più adatto ad una squadra che oltre a problemi di carattere fisico, dovrà fare a meno di Gatti per infortunio; il perugino è l’unico regista di ruolo capace di ricoprire il ruolo di vertice basso nel 352, la sua assenza nelle ultime due uscite ne hanno sottolineato l’importanza per gli equilibri della squadra. L’allenatore sarà dunque costretto  a cambiare qualcosa ed a prendere provvedimenti, nell' amichevole di metà settimana si sono provate le tre punte, forse un atto di coraggio; d'altra parte da inseguiti siamo diventati inseguitori e da adesso non si può più sbagliare.

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