Mutti a PN: “Juve di un altro pianeta, Napoli competitivo e su Sarri, Adl e Gabbiadini…”

Bortolo Mutti, allenatore, è stato intervistato dal nostro Gianluca Miranda, trattati tantissimi argomenti importanti sulla causa Napoli, il tecnico bergamasco ha detto la sua in esclusiva a PianetaNapoli:

Gabbiadini sembra essere in crisi, secondo lei è veramente una prima punta, se si in che modulo?
“Gabbiadini può fare la prima punta, l’ha sempre fatta e il Napoli ha bisogno di questo ruolo, l’ex Sampdoria è un ottimo ragazzo che ha delle grandi doti e grandi qualità, giocando con le due punte potrebbe essere un’alternativa. Non bisogna fargli pesare il momento, Sarri deve essere bravo anche in questo, deve saperlo gestire, questo momento negativo passerà”.

A gennaio bisognerà fare qualcosa sul mercato?

“Una squadra come il Napoli deve essere competitiva, la parentesi Higuain ha creato un vuoto e Milik sembrava aver risolto tutti i problemi.  C’è da allertarsi perché il polacco non può essere pronto subito, con i crociati non si scherza! Sul mercato si dovrà fare qualcosa, ma attenzione, senza creare presupposti di sfiducia agli attuali giocatori in rosa”.

Giocare male e vincere oppure, come il Napoli, giocare bene e non riuscire ad ottenere i risultati?
“Meglio giocar male e vincere poiché mantieni una sorta di leadership e questo ti aiuta a proiettarti in maniera più tranquilla al futuro per cercare di migliorare anche i lati negativi che non ti hanno permesso di aver un bel gioco, il Napoli ha raccolto poco, ma ha deciso di intraprendere un percorso e deve credere in quest’ultimo. Quando ti viene a mancare quel quid finale ti poni sempre questo dilemma, si cerca sempre chi responsabilizzare, il Napoli non deve fasciarsi la testa, ha dimostrato di saper operare sul mercato e di essere una squadra competitiva”.

Botta e risposta tra Sarri-Adl, qual è la sua visione da allenatore?
“Sono confronti che è giusto che ci siano, ma le cose devono essere chiuse in una scatola, faccia a faccia e confrontarsi, bisogna esprimere il proprio punto di vista in privato.
Deve esserci un rapporto collaborazionistico, fino ad ora tra Sarri e De Laurentiis c’è sempre stato, il tecnico toscano è stato sempre in gamba e se ritiene che si possa percorrere un’altra strada sarà lui a decidere e non il presidente. L’allenatore azzurro possiede una grande capacità di dedizione al lavoro”.

Se lei fosse l’allenatore del Napoli e dovesse puntare su una punta, chi prenderebbe Zaza o Zapata?
“Zaza è un giocatore di spessore ma per un 4-3-3 Zapata si avvicina più alle caratteristiche Higuain, è più di riferimento. Zaza è sicuramente un giocatore talentuoso ma a livello strutturale non ha queste caratteristiche, comunque sono due giocatori importanti, Zapata ha avuto una crescita continua a Udine, si sta imponendo non con grandi numeri ma con una squadra ben blasonata. Per dirla in breve punterei su Zapata”.

Mister, domanda secca, dove può arrivare questo Napoli? La Juve è di un altro pianeta?
“Come dicevamo prima, la Juventus, nonostante le difficolta che trova per essere bella in campo ha una concretezza disarmante, non oso immaginare quando troverà il gioco. Ha giocatori importantissimi che potranno diventare i leader di questa squadra. Il Napoli deve percorrere la sua strada senza preoccuparsi delle altre squadre”.

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