IL NUOVO ORO DI NAPOLI: HAMSIK-GARGANO-LAVEZZI.

IL NUOVO ORO DI NAPOLI: HAMSIK-GARGANO-LAVEZZI. src=

Personaggi in cerca d’autore. Autori in cerca di scommesse da vincere e rivincite da gustare lentamente. Gli uni e gli altri colmi di verve, adrenalina allo stato puro, effervescenza naturale che rende bello e affascinante il Napoli tornato in A ed in alto dopo lustri di patimento. Personaggi giovani, autori navigati. Personaggi che sbocciano col sorrisetto furbo di imberbi spudorati e spavaldi, autori che alimentano con saggezza e sapienza ogni loro mossa. Il Napoli, che dopo tre giornate si propone come una delle più belle realtà del campionato, come la mina vagante della stagione, è anche –se non soprattutto- questo. Personaggi giovani, stranieri, aitanti, forti, di qualità. Hamsik-Gargano-Lavezzi. Il tris d’assi è servito, il bel calcio pure. Ecco il nuovo oro di Napoli. Con loro (ma non solo, è bene rilevarlo subito) il Napoli è cambiato. Altra musica in mezzo al campo, classe cristallina, polmoni d’acciaio, freschezza di ventenni nel pieno dell’esplosione atletica. Con loro il Napoli è tornato, per rimanere a lungo nell’elite del calcio, italiano e non. Sognano i tifosi di ogni latitudine, sognano dopo anni tempestosi. Erano decenni che non si vedeva giocare così il Napoli, orgoglioso gonfalone da far sventolare in ogni angolo del mondo.

 

De Laurentiis dagli USA ha apprezzato, dopo aver ammirato ad Udine la prorompenza dei suoi giocatori e dopo aver conferito carta bianca a Marino che ha operato a Napoli come se stesse ancora ad Udine: puntando su giovani (magari sconosciuti) ma di valore. Qualcuno in Italia si lecca le ferite, si morde le mani per l’affare mancato. Hamsik era sul taccuino di Juve e Real Madrid; Gargano lo voleva fortemente la Lazio; Lavezzi era stato seguito con attenzione dal Milan. I tre gioielli azzurri facevano gola a tanti, ma il Napoli è stato più lesto di tutti, con argomenti convincenti li ha inseriti in un progetto destinato a crescere. Come cresceranno lo slovacco, l’uruguagio, l’argentino, che a Napoli non sono e non dovranno essere di passaggio.

 

Paragonarli a grandi ex del passato non ci pare esercizio semplice né giusto. I tre moschettieri rappresentano il nuovo che avanza, il futuro che finalmente s’intravede, la luce alla fine del tunnel. Forse ci siamo. Niente paragoni, dicevamo. Però, a chi non vengono i brividi guardando giocare Lavezzi? Provate a togliergli il pallone dai piedi. Impossibile, ce l’ha incollato, come il grande Diego, del quale Ezequiel ha ereditato in modo impressionato movenze che portano indietro la mente. Tutti si “arricreano”. A partire dagli autori della nuova edizione azzurra. Marino ha saputo pescare, ha già sbeffeggiato i critici della vigilia, gli scettici della porta accanto. “Oggi Hamsik, Gargano e Lavezzi già valgono più del doppio di quanto li abbiamo pagati”, se la gode il DG. Così come Reja, criticatissimo negli anni passati e che sta capitalizzando le scelte di Marino con esperienza ed equilibrio nelle scelte e nella gestione del gruppo. Tre personaggi in cerca d’autore. De Laurentiis ha già il titolo per il prossimo film. Sugli schemi del San Paolo, gli effetti speciali sono assicurati.

Translate »
error: Content is protected !!