FUSCO: "DOVREMO CERCARE DI INGABBIARE DE ZERBI"

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Pietro Fusco, classe '71, professione difensore, da due anni nello Spezia, affronterà sabato al San Paolo il Napoli. Da napoletano ha forse un po'il cruccio di non aver mai vestito la maglia azzurra, ma è comunque orgoglioso della sua lunga carriera. E ne ha motivo, eccome. Terzino dell'Empoli dei tanti napoletani (oltre allo stesso Fusco, Martusciello, Esposito e altri) che circa dieci anni fa fu una delle rivelazioni del campionato di serie A, ha calcato tutti i campi più prestigiosi di Italia. Fra i tanti, una preferenza su tutte: "Mi è piaciuto molto lo stadio Marassi, sia come giocabilità che come ambiente secondo me è il migliore". Dei tifosi del Napoli dice che sono affettuosi ma anche molto esigenti, e ricorda con grande piacere ed un pizzico di nostalgia l'esaltazione dei tempi di Maradona.

Pietro, innanzitutto parliamo della vostra ultima partita, in cui avete lamentato, anche per bocca del presidente, reiterate ingiustizie arbitrali nei vostri confronti.

"Beh sì, in effetti sono accaduti una serie di episodi in due partite consecutive, a Cesena e poi sabato scorso col Frosinone, che ci hanno un po' penalizzato. Dispiace perché è brutto perdere a causa di episodi dubbi, ma non è il caso di drammatizzare, poiché queste cose fanno parte del gioco e nell'arco di un'intera stagione capita un po' a tutte le squadre di recriminare su qualche svarione arbitrale. Può capitare, noi giochiamo a calcio e cerchiamo di vincere le partite".

Come e quanto è cambiata la rosa spezzina dopo il mercato di gennaio?

"La dirigenza ha acquistato nuovi giocatori, con l'obiettivo di dare più qualità ad una squadra, la nostra, costruita per conquistare la salvezza. È passato ancora troppo poco tempo dalla chiusura del mercato invernale,e non è possibile ora come ora dare giudizi sulla bontà degli acquisti. Sarà il tempo, come sempre, a dirci se gli innesti hanno portato benefici o no. Ora stiamo attraversando un momento non brillantissimo, ma siamo sulla buona strada per raggiungere il traguardo che ci eravamo prefissati, la salvezza. Ovviamente, come dicevo, tutti i conti si fanno a fine stagione".

All'andata il Napoli violò il "Picco", quali contromisure per cercare di fare punti al San Paolo?

"Fu una bell'incontro, a La Spezia, deciso allo scadere da un colpo di testa di Cannavaro. Ma ogni match è da considerare una singola entità, fa storia a sè e non si può prevedere una partita sulla base della gara d'andata. Alle contromisure provvederà il nostro allenatore, noi scendiamo in campo per giocarcela e per cercare di arginare l'attacco partenopeo".

Potendo scegliere, quale calciatore toglieresti al Napoli?

"In questo momento l'uomo più pericoloso è senz'altro De Zerbi, se dovessi scegliere chi togliere al Napoli toglierei sicuramente lui. E' imprevedibile e può cambiare la gara da un momento all'altro. Ma De Zerbi giocherà, quindi dovremo pensare piuttosto a come ingabbiarlo…"

 

Firmeresti per un pareggio, come quello ottenuto a giugno scorso al San Paolo in Supercoppa?  

"Firmare? Ma no, perderei tutto lo sfizio di giocare una partita di questo calibro, è così bello il calcio proprio perché non sai mai cosa può accadere, perché accontentarsi di un pareggio quando magari con qualche episodio favorevole potremmo anche fare il colpaccio? In ogni caso spero innanzitutto che sia una bella partita, quando in campo ci si diverte e le squadre danno il massimo va bene in ogni caso"

 

Si sa, ad un napoletano fa sempre un certo effetto venire a giocare al San Paolo. Ma non ti dispiace che in occasione del tuo ritorno nello stadio partenopeo si giocherà senza tifosi, a causa dell'inagibilità dell'impianto? 

"Beh, da un certo punto di vista questo potrebbe essere uno svantaggio maggiore per il Napoli, dunque per noi potrebbe essere meno difficile affrontarli. Ma è chiaro che giocare in uno stadio vuoto non piace a nessuno, tanto più se questo stadio è il San Paolo dove il tifo è alle stelle e il pubblico regala sempre un grande spettacolo e tante emozioni. L'ultima volta che sono stato qui è stato proprio a giugno, in occasione della Supercoppa, fu una gran festa perché entrambe avevamo da festeggiare la promozione ed è stata una bella emozione per me".

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