Dov’è finito il carattere capitano?

È il peggior inizio di stagione nella carriera di Marek Hamsik. Dobbiamo dirlo, seppur a malincuore, ma lo slovacco non sta dando il consueto apporto alla squadra, specialmente nella partita in cui la posta in palio è doppia. Pesa ancora una volta la mancanza di cattiveria, la giusta determinazione e quella personalità con la quale un trascinatore dovrebbe conferire certezze ai propri compagni. Cosí non va assolutamente: sarà l’ansia di superare il record di un mostro sacro come Maradona, ma alla fine si tratta soltanto di statistiche. Il Napoli, oggi come mai, aveva bisogno delle giocate del suo eterno capitano. Ma queste ultime si sono viste con il contagocce, e per di piú pesa come un macigno il grossolano errore commesso al minuto 69: Hamsik è al limite dell’area, dinanzi a lui ci sono quattro avversari. Onde evitare pericoli sarebbe legittimo aspettarsi un tiro dalla distanza, ma non va cosí. Hamsik cerca di superare i Citizens con dei dribbling inspiegabili, perde palla e sul capovolgimento di fronte gli uomini di Guardiola siglano il 2-3, facendo sì che gli azzurri siano con un piede e mezzo fuori dall’Europa che conta. A cresta bassa, a tratti invisibile…

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