CRISI NERA PER DEL NERI

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PROBABILI TITOLARI

Portiere

1 Luca Castellazzi · Portiere (’75)  – Portiere molto sottovalutato, in carriera ha forse raccolto meno di quanto meritava. È uno di quei calciatori che raggiungono la piena maturità con l’età avanzata e il picco di rendimento ben oltre i 30 anni. Ora è una sicurezza, dopo anni di incertezze fra i pali dei doriani non c’è più spazio per nessuno che non sia lui.

Difensori

8 Luciano Zauri · Terzino destro/sinistro (’78) –  Tuttofare della difesa, ha imboccato la parabola discendente ma resta sempre un terzino molto affidabile ed esperto. Era finito un po’ nel dimenticatoio tanto da lasciar presagire una cessione, Del Neri ora lo sta riproponendo dopo aver rinunciato definitivamente  a Stankevicius, passato al Siviglia.

28 Daniele Gastaldello · Difensore centrale (’83) – Aveva iniziato la carriera come Del Piero, prima Padova poi Juventus, ma non ha poi ripetuto le gesta del più illustre compagno. È comunque diventato uno dei difensori più affidabili del massimo campionato, rapido ma abile anche nel gioco aereo.

13 Marco Rossi · Difensore centrale (’87) – Cresciuto nelle giovanili dorate del Parma, quelle di Dessena, Cigarini e Giuseppe Rossi, è stato preso quest’anno per crescere all’ombra di Lucchini e Gastaldello ma si è ritagliato via via sempre più spazio, diventando più di una semplice alternativa. 

3 Reto Ziegler (Svizzera) · Terzino sinistro (’86) – Preso due anni fa per scommessa dal Tottenham, dove praticamente non giocava mai, si è fatto largo in punta di piedi dopo un paio di stagioni un po’ in sordina. A Del Neri piace tanto e infatti ormai ha scalzato tutti gli avversari, compreso il più quotato Zauri. Ormai il posto sulla corsia mancina è il suo, dopo che grazie al suo nuovo mentore ha imparato meglio anche a fare la fase difensiva.

Centrocampisti

77 Franco Semioli · Ala destra (’80) –  Un infortunio ne ha limitato presenze e prestazioni, ma se sta bene è il tipico giocatore caro a Del Neri, un’ala vecchio stampo che arriva sul fondo e scodella palloni perfetti e più di rado cerca la battuta a rete. Il suo recupero può coincidere con una rinascita della Samp, anche se per ora non è ancora al top.

16 Andrea Poli · Centrocampista centrale (’89) – La Samp ha vinto il campionato Primavera un paio d’anni fa ed ora sta raccogliendo i succosi frutti di quel fantastico vivaio. Poli era uno dei diamanti della parure e non si è smentito, diventando a soli 20 anni il regista della squadra, scalzando il “delneriano” Tissone e proponendosi come il centrocampista del futuro anche in chiave Nazionale. 

8 Angelo Palombo · Centrocampista centrale (’81) – Il capitano storico della Sampdoria ci mette il cuore anche quando tutto va male. Idolo della tifoseria, da anni potrebbe aspirare a qualcosa di più ma si accontenta di essere un simbolo doriano, di ieri di oggi e di domani.

7 Daniele Mannini · Ala destra/sinistra (’83) – Un inizio di stagione atomico, che aveva fatto gridare molti tifosi del Napoli allo scandalo, contro Marino che l’aveva sbolognato e contro Reja e Donadoni che non avevano saputo come impiegarlo. Ora sta giocando malissimo ma ciò non toglie che il Napoli l’ha mandato via troppo in fretta. Non è Cristiano Ronaldo ma può fare molto male, e l’ha dimostrato ampiamente grazie anche ad un’intesa perfetta con Cassano. 

Attaccanti

10 Giampaolo Pazzini · Punta (’84) – Indipendentemente dal periodo difficile, figlio più della squadra che non lo assiste a sufficienza, il “Pazzo” è ormai diventato quello che ci si aspettava anni fa: un attaccante completo, dal fiuto del gol straordinario, capace di svoltare la gara con un solo guizzo. Il tipico goleador di razza, cercato a ragione da tutte le grandi squadre. Un solo rimpianto: non ha mai sfondato in Nazionale, e forse meriterebbe qualche chance in più. E non solo lui…

99 Antonio Cassano · Fantasista/Attaccante (’82) – Il genio fa parlare di sé, sempre e comunque. A parte la stucchevole (e inutile tiritera) sulla diatriba con Lippi, Cassano è un calciatore dal valore assoluto indiscutibile. Se sta bene è in grado di far soffrire non poco qualunque difensore, ma marcato a dovere risulta molto meno letale. Attenzione, quindi, difensori azzurri!

ALTRI GIOCATORI

 5 Pietro Accardi · Terzino sinistro/Difensore centrale (’82)

 6 Stefano Lucchini · Difensore centrale (’80)

 9 Nicola Pozzi · Punta (’84)

11 Claudio Bellucci · Attaccante (’75)

12 Fernando Tissone · Centrocampista centrale (’86)

19 Daniele Franceschini · Centrocampista sinistro/centrale (’76)

20 Marco Padalino (Svizzera) · Centrocampista destro/sinistro (’83)

21 Matteo Guardalben · Portiere (’74)

22 Fabrizio Cacciatore · Terzino destro/Difensore centrale (’86)

25 Mattia Mustacchio · Attaccante (’89)

90 Vincenzo Fiorillo · Portiere (’90)

91 Roberto Soriano · Centrocampista destro/centrale (’91)

L’ALLENATORE

Luigi Del Neri

Nato ad Aquileia (UD) il 23 Agosto 1950

IN SERIE A:  274 partite totali

        – 97 vinte

        – 81 pareggiate

        – 96 perse  

CONTRO IL NAPOLI: 4 partite (2 V 1 N 1 P)

CONTRO MAZZARRI: 8 partite (4 V 1 N 3 P)

 

MODULO TATTICO: 4-4-2

 

GIOCATORE PIU’ IN FORMA: Nella crisi nera che sta attraversando la Samp non c’è qualcuno che stia andando in controtendenza, ma se bisogna salvare qualcuno attualmente si può parlare solo di Antonio Cassano. Trascinatore ma non ancora leader, spesso risente delle problematiche dell’intera squadra e quindi anche il suo rendimento cala di conseguenza. Negli ultimi tempi però ha provato a raddrizzare la baracca, e il gran bel gol segnato al Palermo sta lì a dimostrarlo.

PUNTO FORTE: Del Neri ha spesso messo in difficoltà il Napoli proprio per la sua predisposizione a proporre un 4-4-2 classico, con ali altissime che possono affondare dove non c’è nessuno, visto che il Napoli non ha terzini di ruolo. Con i 3-5-2 di Reja e Donadoni questa cosa ha funzionato spesso, Mazzarri invece ha dimostrato contro l’Atalanta di Conte di poter sopperire anche  a questa lacuna. Staremo a vedere, ma è una chiave tattica che potrebbe rappresentare più di un problema.

PUNTO DEBOLE: Una squadra che non vince da tempo immemore tende a deprimersi e a sottovalutare le proprie potenzialità. È quello che sta accadendo alla Samp, che mentre a inizio anno girava alla perfezione adesso sta pesantemente arrancando, con un contraccolpo notevole anche sulla fiducia di squadra. Un po’ quello che è accaduto al Napoli lo scorso anno, quando alle prime sconfitte corrispose un crollo che non ebbe più ripresa. Questo è il rischio, a Del Neri il compito di provocare una reazione.

 

COSI’ LO SCORSO ANNO: Napoli-Sampdoria  2-0

NAPOLI (3-5-2): Iezzo; Santacroce, Cannavaro, Contini; Mannini, Blasi (34´ s.t. Pazienza), Gargano, Hamsik, Vitale; Lavezzi (43´ s.t. Pià), Denis (24´ s.t. Zalayeta). A disposizione: Gianello, Aronica, Rinaudo, Dalla Bona. All. Reja.

SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi; Campagnaro (32´ s.t. Stankevicius), Gastaldello, Accardi; Padalino (35´ s.t. Dessena), Delvecchio (24´ s.t. Bonazzoli), Franceschini, Sammarco, Pieri; Cassano, Bellucci. A disposizione: Mirante, Ziegler, Bonanni, Fornaroli. All. Mazzarri.

ARBITRO: Rosetti di Torino

MARCATORI: Mannini 23´ p.t.; Zalayeta 29´ s.t.

NOTE: Ammoniti Padalino, Santacroce, Delvecchio, Blasi, Franceschini, Campagnaro, Bellucci e Mannini per gioco scorretto; Iezzo per comportamento non regolamentare. Spettatori: 50.000.

 

MARCATORE MIGLIORE: Pazzini (8 reti)

SQUALIFICATI: Nessuno

INFORTUNATI: Nessuno

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