Bisantis a PN:”4-2-3-1 soprattutto nelle partite casalinghe, Allan sta mancando! Occhio alla Champions…”
Giuseppe Bisantis, storico radiocronista di Rai Radio 1, ha rilasciato un’intervista in esclusiva ai nostri microfoni facendo il punto sulle prime due uscite stagionali degli azzurri ed una proiezione sul cammino europeo della squadra di Ancelotti:
1)Il 24 agosto hai raccontato Fiorentina-Napoli sulle frequenze di Rai Radio 1, quali sono i pregi e i difetti del Napoli ancelottiano 2.0?
“Dopo la sosta sicuramente vedremo le reali squadre perché il mercato è finito e le prime partite stagionali si giocano sempre con molto entusiasmo, ma senza tattica e difesa. Indubbiamente è stata una sorpresa vedere il Napoli incassare sette reti, nessuno poteva aspettarselo. A fine giugno tutti avevamo detto che con Manolas e Koulibaly i partenopei avrebbero subìto poco e nulla, invece almeno momentaneamente le previsioni sono state ampiamente smentite. Gradualmente tutte le squadre si assesteranno, per ora posso dire che quella di Ancelotti è una squadra ancora in maschera. A Firenze il Napoli è andato sotto nel punteggio dopo pochi minuti, è stato bravo a rimontare alla fine del primo tempo nella bolgia del Franchi, poi si è fatto riprendere per altre due volte e infine ha vinto la gara in virtù delle giocate dei singoli. Soprattutto le ultime due reti di Callejon ed Insigne sono frutto di movimenti che si conoscono da tempi ormai remoti, ma colpiscono e puniscono puntualmente gli avversari. C’è bisogno necessariamente di alcuni accorgimenti in difesa ma il problema principale, sia a Firenze che a Torino, a mio avviso è stato il centrocampo in cui è mancato il filtro di Allan che è una pedina di fondamentale importanza, ma in netto ritardo di condizione.“
2) Un giudizio sulla campagna acquisti che si è conclusa con l’arrivo di Fernando Llorente…
“E’stato un mercato molto positivo: questa è una squadra che saprà e dovrà mettersi in mostra. Sono arrivati giocatori di livello assoluto come Manolas, che è uno dei difensori più forti nel panorama europeo e Hirving Lozano, che ha confermato di nuovo questa statistica eccellente che lo vede protagonista nei debutti. Credo che nella testa di Icardi non ci sia mai stato il Napoli, le due opzioni per lui erano o la Juventus o l’estero. Llorente è un attaccante importante, ha trascinato il Tottenham in finale nella scorsa edizione di Champions League e darà il suo contributo. Nel reparto offensivo c’è fin troppa abbondanza, ora bisogna vedere dietro quando i meccanismi saranno ben oleati. Ripeto: bisogna trovare i giusti equilibri a centrocampo perché fin qui ho visto una squadra che ha fatto fatica sia nella fase di costruzione della manovra che nell’interdizione.”
3) Fin dalle prime amichevoli di Dimaro Ancelotti ha provato il 4-2-3-1 in fase di impostazione: troverà continuità quest’assetto tattico?
“Ancelotti è un tecnico abituato a cambiare molto, per cui non mi aspetto un modulo fisso. Il 4-2-3-1 è un assetto molto offensivo che va a mettere in risalto le caratteristiche dei giocatori dotati di grande qualità ed estro. Credo che lo vedremo soprattutto nelle partite che si disputeranno al San Paolo, contro squadre che vorranno chiudersi nella propria metà campo. Devi avere giocatori funzionali a questo sistema di gioco: vedremo cosa accadrà quando Allan, Fabiàn e Zielinski saranno al top della forma. Pur essendosi rinforzato, il Napoli ha ancora una rosa meno ampia di Juventus e Inter, considerando poi che Carlo Ancelotti a differenza di Sarri fa giocare praticamente tutti gli effettivi a propria disposizione, facendo girare di più i giocatori.”
4) Girone di Champions con Liverpool, Salisburgo e Genk: quali sono le insidie che nasconde questo raggruppamento?
“Sulla carta le favorite per il passaggio del turno sono senza alcun dubbio Liverpool e Napoli però non è un girone così abbordabile. Genk e Salisburgo sono squadre giovani, che corrono molto ed impongono ritmi alti al match. Tra l’altro giocheranno con notevole entusiasmo avendo ben poco da perdere. Il calcio belga è un movimento in crescita, mentre il Salisburgo ha alle spalle un potentato economico di livello straordinario. Sono avversari che il Napoli non dovrà assolutamente sottovalutare, ma non credo che gli azzurri commetteranno quest’errore. La Luminus Arena di Genk e la Red Bull Arena di Salzburg sono impianti caldissimi e lì mi aspetto delle partite impegnative, e il Napoli lo sa bene avendo giocato solo qualche mese fa contro gli austriaci.”
5) In Serie A molte squadre si sono rinforzate, anche quelle di “medio-bassa” classifica. Ti aspetti un campionato più equilibrato?
“L’auspicio è quello, sperando che davvero ci sia più equilibrio. Una serie così di scudetti consecutivi non si era mai vista e non fa bene all’immagine del campionato stesso. Napoli e Inter possono contrastare la Juventus, le altre sinceramente credo di no. Milan, Roma e Lazio non sono ancora all’altezza. In zona salvezza non vedo squadre che possono essere già condannate, auguriamoci che ci sia più lotta.”
6) Ancelotti fin dal primo momento si è assunto tutte le responsabilità del caso: il Napoli può davvero competere fino in fondo?
“La Juventus è ancora superiore, un gradino sopra al Napoli e anche all’Inter; il gap non è stato colmato del tutto. Ancelotti sa bene ciò che fa e con un grandissimo campionato e una Champions ad altissimi livelli la piazza ritroverebbe entusiasmo.”