BARRICATE SIENA, IL NAPOLI NON PASSA

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Napoli(3-5-1-1): Iezzo, Santacroce, Cannavaro, Contini, Garics, Montervino (11' st Sosa), Pazienza, Hamsik, Mannini (40' st Calaiò), Bogliacino, Lavezzi. A disp. Navarro, Grava, Cupi, Dalla Bona, Capparella. All. Reja 

Siena(4-3-1-2): Manninger, Ficagna, Portanova, Loria, Rossi, Coppola, Codrea, Vergassola, Kharja (45' st Galloppa), Frick (21' st Locatelli), Maccarone (37' st Riganò). A disp. Elefhteropoulos, De Ceglie, Jarolim, Alberto. All. Beretta 

Arbitro: Giannoccaro di Lecce

Note: ammoniti Coppola, Maccarone, Loria, Ficagna, Cannavaro

Non c’è due senza tre, un motto che il Napoli di questa stagione non riesce a render proprio. Lo zero a zero odierno vede sfumare il duplice target auspicato alla vigilia, ovvero il raggiungimento del terzo successo di fila(traguardo mai centrato in questo torneo) nonché la conquista dei dodici punti a disposizione negli ultimi quattro match. Agli uomini di Reja non basta un possesso di palla pressoché incontrastato per aver ragione dell’ostico Siena di Mario Beretta, che pur non avendo mai impensierito la porta di Gennaro Iezzo torna in Toscana con un prezioso punticino in chiave salvezza. A proposito di obiettivi, la qualificazione diretta in Uefa(Coppa Italia permettendo) si palesa oramai quale un miraggio in virtù del successo interno dell’Udinese contro il Catania(2-1); discorso Intertoto al contrario ancora apertissimo alla luce del tonfo casalingo del Genoa al cospetto dell’Empoli(0-1). 

SORPRESA   Edy Reja propone a sorpresa la formula light prevedente Bogliacino alle spalle di Lavezzi; l’influenzato Domizzi è rilevato da Santacroce, l’acciaccato Savini da Mannini, il cui spostamento sul versante mancino comporta l’inserimento di Garics sull’out opposto. Pazienza e Montervino sostituiscono gli squalificati Gargano e Blasi. Destano altresì stupore le scelte di Beretta, che lascia in panchina alcuni uomini cardine quali De Ceglie, Galloppa e Locatelli. In veste di trequartista chance da titolare per il franco-marocchino Kharja; tandem offensivo composto da Frick e Maccarone. 

DOMINIO STERILE   L’incipit della prima frazione di gioco è un fedele antipasto di quanto accadrà per tutto l’arco dell’incontro. Gli azzurri conducono le operazioni di gioco privilegiando per lo più la ricerca della manovra palla a terra. Il primo tentativo di un certo rilievo è appannaggio dell’attivo Mannini, il cui destro da fuori è tuttavia facile preda di Manninger(13’). Lavezzi sembra in giornata di grazia: il suo destro dopo un mirabile dribbling è spedito in corner dall’estremo difensore austriaco. Gli ospiti allegeriscono la pressione mediante una velleitaria conclusione destra di Maccarone. La difesa senese rintuzza in maniera egregia qualsiasi sforzo del Ciuccio, il cui ardore iniziale scema progressivamente con lo scorrere dei minuti. Molto mobili e sempre alla ricerca dell’uno-due Bogliacino e Lavezzi, esiguamente assistiti dal terzetto di centrocampo. In particolar modo Marek Hamsik appare al di sotto dei suoi standard. 

RETI INVIOLATE   La ripresa comincia sulla stessa falsariga del primo tempo: Napoli padrone del campo, Siena arroccato con il chiaro intento di non prenderle. Reja inserisce Sosa in luogo di Montervino. A dispetto del maggior peso specifico in attacco, la pressione azzurra non conduce ad alcuna chance degna di nota nei primi venti minuti. Beretta gioca la carta Locatelli al posto di un opaco Frick. Boglia-Pocho, gli unici sussulti partenopei recano la duplice firma uruguagio-argentina: il numero sette semina tre avversari ma conclude in maniera da dimenticare(18’); l’ex Sambenedettese dapprima colpisce il palo con un pregevole sinistro dal limite(20’) per poi sfiorare il gol dell’anno con una deviazione di tacco su invito dalla sinistra di Hamsik(33’). Poco o nulla accade di qui al triplice fischio. Da segnalare il cartellino giallo rimediato da Cannavaro, che pertanto salterà per squalifica la gara di Torino. Reja concede a Calaiò una manciata di minuti inserendolo al posto di Mannini:l’attaccante palermitano appare un corpo estraneo rispetto al resto della squadra. L’ultimo highlight vede Bogliacino recriminare per un contatto in area; Giannoccaro non ravvisa alcuna infrazione e lascia proseguire. 

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