A ciascuno il proprio bomber: CR7, Icardi, Higuain, Immobile, Dzeko e “noi” Milik…

Un grande centravanti, che garantisca almeno 20-30 gol in stagione, è un elemento imprescindibile per una squadra che voglia puntare seriamente alla conquista dello Scudetto, o comunque ad essere competitiva in tre tornei.

Lo sanno bene la Juventus, le due milanesi e le due romane, che basano il proprio reparto offensivo su mostri sacri affermati a livello internazionale.

I bianconeri al centro dell’attacco sfoggiano il colpaccio del calciomercato mondiale, Cristiano Ronaldo, che non ha certo bisogno di presentazioni.
L’Inter anche quest’anno farà affidamento su Mauro Icardi, capace di segnare 55 gol nelle ultime due stagioni. Reti segnate quasi tutte in Serie A visto che l’argentino non ha ancora mai giocato in Champions League.
Il Milan, dal canto suo, ha ormai acquistato Gonzalo Higuain, bomber al Real Madrid, recordman a Napoli e ancora prolifico nel biennio bianconero: le premesse per un altro anno al top ci sono tutte. I rossoneri con questo colpo trovano una punta di qualità, un grande passo avanti dopo i flop di Bacca, Kalinic e Andrè Silva.
Da Torino a Milano, fino a Roma, troviamo ancora centravanti straordinari: parliamo del biancoceleste Ciro Immobile, terrore delle difese italiane nella passata stagione, e del romanista ex Manchester City Edin Dzeko, gran realizzatore e abile nel fare la sponda per i compagni.

E il Napoli?
Il Napoli, che ha ampiamente utilizzato Dries Mertens in questo ruolo, sembra intenzionato a impiegare il belga sulle fasce o come trequartista, affidando il centroattacco ad Arkadiusz Milik.
Il paragone tra il polacco e gli attaccanti delle dirette concorrenti non sta in piedi, nemmeno per il più inguaribile ottimista. Contare e confrontare i numeri è inutile, viste le tantissime assenze per infortunio. Anche al di là dei legamenti fragili, Milik resta un’incognita, un punto interrogativo in un ruolo fondamentale. E’ da ammettere che negli stralci di campionato in cui lo si è visto all’opera, ha dimostrato di avere fiuto per il gol e discrete caratteristiche tecniche, soprattutto nel gioco aereo. Riuscirà a ripetere tali prodezze, giocando 35, 40, 45 gare in stagione, mantenendo una buona condizione fisica e garantendo costanza realizzativa? Questa è la domanda fondamentale.
In caso di risposta negativa, a ricoprire il ruolo di prima punta ci sarebbe in subordine Roberto Inglese, anch’egli non paragonabile ai “rincalzi” delle avversarie come Mandzukic e Lautaro Martinez, ma nemmeno ai talenti di Cutrone e Schick.

Sono solo due le settimane che ci separano dalla chiusura del calciomercato, prevista per venerdì 17 agosto alle ore 20.00. Ultimi 15 giorni utili per rinforzarsi, sebbene le rose dei maggiori club italiani abbiano già preso forma e ciascuno abbia portato a casa diversi colpi per essere competitivo. A meno che la società azzurra non stia preparando un finale a sorpresa per sostituire o affiancare Milik, si può affermare che Aurelio De Laurentiis non investirà in attacco: parlare di obiettivo Scudetto sembra sempre più una follia, mentre diventa più realistica la prospettiva terzo/quarto posto, utile a qualificarsi in Champions League, ma magro bottino per la piazza che l’anno scorso ha visto il Titolo a un passo e che, insieme all’arrivo di Carlo Ancelotti, sperava in un grande salto di qualità.

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