NEL DORMITOIO DEL CURI IL NAPOLI FA DUE PASSI INDIETRO RISPETTO A CESENA

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Nuovi passi indietro per il Napoli che dopo la confortante prestazione di lunedì scorso a Cesena incappa in un bruttissimo pareggio a reti inviolate contro il Mantova di Di Carlo e perde ulteriore terreno dalla vetta.

C’è da dire che l’atmosfera surreale determinata dal silenzio dello stadio perugino non ha contribuito certamente  ad  offrire stimoli ai ragazzi di Reja, ma  assolutamente la partita a porte chiuse non può e non deve diventare un alibi per una squadra che ha manifestato ancora una volta  quei limiti di costruzione della manovra tipici delle partite casalinghe in cui è costretto psicologicamente ad imporre il gioco.

Altra buona partita di Amodio a centrocampo che dimostra quanto questo giovanissimo calciatore stia crescendo e questo fa sicuramente piacere a tutti noi,ma è evidente che né lui né tanto meno Dalla Bona abbiano caratteristiche di playmaker ;il fatto che il Napoli abbia giocato una buona partita a Cesena con loro i due in mezzo al campo non significa che adesso questa debba essere la coppia titolare di centrocampo a tutti i costi a prescindere dal tipo di squadra che si va ad incontrare.Era evidente dopo il primo tempo che al Napoli servisse qualcuno a centrocampo con caratteristiche diverse perché per tutto il primo tempo non si è visto altro che lanci lunghi inguardabili dalla difesa a scavalcare il centrocampo per cercare il povero Bucchi ed il solito evanescente Pià.

Non ci spieghiamo perché al mister non sia venuto in mente di arretrare Bogliacino o di far entrare l’unico regista di cui la squadra dispone , ovvero Fabio Gatti, ad inizio ripresa ,avendolo schierato solo ad un quarto d’ora dalla fine.C’è parso quanto meno discutibile anche l’ultimo cambio che ha visto l’ingresso di Montervino e non di de Zerbi, che dopo essersi inutilmente riscaldato per un tempo si è dovuto riaccomodare in panchina forse a cercare di spiegarsi come sia possibile che in una partita da vincere a tutti costi Montervino sia stato considerato più adeguato di lui a dare qualcosa di più in fase offensiva; perché se così non fosse bisognerebbe allora pensare che Reja abbia fatto quel cambio per difendere questo prezioso zero a zero.

Che venga presto Natale ed il mercato di gennaio prima che si perda troppo terreno dalla vetta,occupata in questo momento da squadre che hanno più di una marcia in più del Napoli,formazione che quando sfodera la sua migliore prestazione,come accaduto a Cesena,è capace di realizzare uno striminzito gol.Le concorrenti vanno i  rete con una facilità impressionante,vincono e convincono;  Rimini , Bologna , Juve e Genoa vanno più forte di noi e fatta eccezione della Juve ,non è questione di organico, ma di schemi offensivi e di mentalità ;il Napoli non costruisce in una partita neanche un quinto delle palle gol costruite da queste altre compagini ed alla lunga era inevitabile che questi dati si ripercuotessero sui numeri e sulla classifica.

Questo atteggiamento deve cambiare in fretta ed è inutile che si continua a far finta di niente,crogiolandosi su qualche bella prestazione offerta e su una classifica che ci vede ancora protagonisti; bisognerebbe affrontare il problema di petto e cercare di trovare i motivi di questi appena sedici gol realizzati nella direzione tecnicotattica della squadra;se si pensa che poi di questi sedici gol Calaiò ne ha inventati sette quasi da solo, allora i limiti offensivi del Napoli vengono ancora più a galla.

Dopo questa inevitabile critica scaturita dalla indecorosa prestazione di oggi, possiamo consolarci con la prestazione di Cristian Bucchi che ha dato buoni segnali di ripresa,disputando a nostro avviso una buona gara e dimostrando di meritare ,nonostante la forma non ottimale ,il posto da titolare a discapito di un Pià la cui evanescenza sembra progredire con gli anni.Speriamo che il centravanti ex Modena ci regali un colpo dei suoi martedì sera contro il Brescia,partita in cui saranno a questo punto ancora più  necessari i tre punti per trascorrere un sereno Natale.

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